Risk Intelligence: Cos’è, Come Si Misura E Perché È Importante?

Risk Intelligence: cos’è, come si misura e perché è importante? Cosa include la sua gestione e chi è responsabile dell’identificazione del rischio?

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Definizione risk intelligence

La risk intelligence può essere definita come un approccio sistematico per l’identificazione, la valutazione e la gestione del rischio per un’organizzazione.

Si può considerare come una delle fasi precedenti al crisis management.

È una disciplina di raccolta e analisi di informazioni su persone, luoghi ed eventi per scopi di intelligence.

In questo contesto, intelligence si riferisce alle informazioni derivate dall’analisi di tutte le fonti a disposizione di un’organizzazione.

L’intento è quello di valutare il rischio in modo che possa essere gestito in modo appropriato.

Il termine risk intelligence è stato utilizzato in una varietà di domini, in campi come l’amministrazione e la gestione aziendale, le pubbliche relazioni, le assicurazioni, l’architettura e l’ingegneria.

Secondo la definizione dell’autore Leo Tilman, la risk intelligence è la:

“Capacità organizzativa di pensare in modo olistico al rischio e all’incertezza, parlare un linguaggio comune e utilizzare efficacemente strumenti lungimiranti per prendere decisioni migliori”.

La risk intelligence, infatti, è un approccio al processo decisionale in cui le informazioni raccolte da molte fonti vengono utilizzate per valutare e affrontare una serie di rischi presenti o potenziali.

I rischi sono valutati sulla base di:

  • Esperienza storica;
  • Attraverso l’analisi dei dati (Business Intelligence);
  • Attraverso i social network;
  • Utilizzando strumenti di valutazione qualitativa e quantitativa.

Secondo quanto riportato dal report di Deloitte Risk intelligence issues in global energy and resources industry, tuttavia c’è disequilibrio nell’uso di queste due tecniche.

Definizione risk intelligence ReputationUP

L’88% delle organizzazioni intervistate utilizza attualmente autovalutazioni qualitative per eseguire analisi dei rischi.

Mentre l’analisi predittiva del rischio e i metodi quantitativi non sono così diffusi.

Cos’è la risk intelligence?

La risk intelligence non è un concetto nuovo nel mondo degli affari.

In effetti, la risk intelligence è una delle forme più antiche di analisi aziendale.

Aiuta a identificare e mitigare potenziali minacce alle risorse, alle persone e alla reputazione aziendale di un’organizzazione.

La risk intelligence è un processo che si occupa dell’identificazione e della quantificazione dei rischi associati a un particolare progetto o evento.

Esistono molti approcci diversi alla risk intelligence.

Uno di questi consiste nell’identificare i rischi che un progetto o evento può incontrare e quindi assegnarne la priorità in base alla loro gravità, probabilità e orizzonte temporale.

Un processo di definizione delle priorità dei rischi potrebbe essere simile al seguente:

  1. Identificazione dei rischi.

    Il primo passo consiste nell’identificare tutti i possibili rischi che possono verificarsi in un progetto o in un evento.

  2. Assegnazione di priorità.

    Ad ogni rischio viene assegnata una priorità in base alla loro gravità, probabilità di occorrenza e prospettiva nel tempo.

  3. Calcolo del valore.

    Ogni rischio implica una perdita o un beneficio quantificabile in termini economici, motivo per cui si deve calcolare il valore attuale di ciascuno.

  4. Confronto dei rischi.

    Tutti i rischi vengono messi a confronto in termini di valori attuali netti in un arco temporale di 10 anni.

  5. Classificazione dei rischi.

    I rischi con maggiori benefici attesi ricevono un peso maggiore rispetto agli scenari a basso rischio.

La risk intelligence è stata utilizzata in molti campi diversi.

Negli ultimi anni è diventata sempre più popolare grazie al suo utilizzo da parte di governi, forze armate e imprese anche come supporto all’online reputation management.

Come funziona il sistema di risk intelligence?

Esistono due tipi di sistemi di risk intelligence:

  • Internal Risk Intelligence: viene utilizzato per identificare i rischi e le minacce in un’organizzazione.

Può essere utilizzato dalle organizzazioni per identificare i rischi e le minacce più importanti che richiedono attenzione;

  • External Risk Intelligence: si usa per identificare i rischi e le minacce all’esterno dell’organizzazione.

Aiuta le organizzazioni a sapere cosa dovrebbero considerare quando prendono decisioni sulle loro operazioni commerciali.

In ogni caso, si possono identificare alcuni passaggi fondamentali, comuni alle due strategie:

  • Nello sviluppo di un sistema di informazioni sui rischi, o di qualsiasi altro tipo di strategia di sicurezza, il primo passo è comprendere le esigenze dell’organizzazione o dell’individuo;
  • Il secondo passo è capire quali informazioni saranno necessarie per l’analisi, che potrebbe includere fonti di dati sia interne che esterne;
  • Poi bisogna identificare quali dati sono necessari e appropriati, compresi i metadati;
  • Il quarto passo sarebbe capire come le informazioni saranno organizzate e archiviate.

A questo punto la risk intelligence diventa vera e propria gestione del rischio, che procede secondo le sue fasi.

Di fatto, la grande differenza tra risk intelligence e risk management è che la risk intelligence ha un’attitudine predittiva.

Come riportato dal documento pubblicato da IBM, il 53% delle aziende utilizza uno strutturato piano di risk management invece di un piano proattivo di risk intelligence.

Cosa include la gestione dei rischi?

Le aziende hanno bisogno di informazioni sul rischio perché le aiuta a identificare, valutare e gestire i rischi.

Inoltre, le aiuta anche a capire come i rischi sono interconnessi.

Pertanto, il processo di risk intelligence include:

  • Identificare opportunità e minacce alle strategie e alle operazioni dell’azienda;
  • Valutare l’impatto che un rischio potrebbe avere su entrate, costi, reputazione o altri fattori chiave del successo;
  • Priorizzare i rischi in base al loro potenziale impatto;
  • Sviluppare piani per mitigare o gestire tali rischi.

La risk intelligence è un nuovo modo di pensare alla gestione del rischio che è emerso in risposta alla natura mutevole delle minacce e alle mutevoli esigenze delle parti interessate.

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Enterprise risk management

I rischi sono identificati come potenziali minacce ai beni o alle operazioni dell’azienda e possono essere interni o esterni.

Quelli rischi interni possono essere causati dai dipendenti o da malfunzionamenti interni al sistema di gestione.

Mentre i rischi esterni sono causati da fattori esterni all’azienda come i disastri naturali, concorrenti e regolamenti governativi.

Il report di IBM identifica così i fattori esterni più rilevanti:

  • Cambi di mercato: 29,3%;
  • Fattori macro-economici: 15%;
  • Preoccupazioni normative e compliance finanziaria: 15%;
  • Tecnologia: 11,7%;
  • Abilità/competenze: 6,9%;
  • Fattori socio-economici: 5,5%;
  • Globalizzazione: 5,1%;
  • Problemi ambientali: 3,8%;
  • Fattori geopolitici: 3%.
Enterprise risk management ReputationUP

Ognuno di questi rischi viene valutato in base alla probabilità (ad es. bassa, media o alta), sensibilità e conseguenza, ovvero su quale ambito e settore aziendale peserà maggiormente.

Per ogni rischio viene condotta un’analisi formale della causa principale.

Così si riesce a determinare l’origine del rischio e stabilire il processo di mitigazione.

Quando un’azienda ha il controllo su un determinato ramo della propria attività, spesso non è necessario disporre di un dipartimento di conformità separato.

In questi casi, infatti, non serve avere diversi dipartimenti che riferiscano sui livelli di rischio.

Tuttavia, questo resta consigliato come esempio di modello efficace.

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Brand e reputation management

Un rischio mal gestito può influire in maniera negativa sulla reputazione online e offline di un’azienda.

La risk intelligence è una misura della capacità di un’azienda di anticipare e rispondere ai rischi.

Migliore sarà la sua risposta, più alta sarà la fiducia presso clienti e investitori.

Crisp Thinking identifica il chatter digitale come una fonte vitale di informazioni sui rischi.

Il 94% degli intervistati afferma che le chiacchiere diffuse online limitano lo spiraglio di azione per rispondere ai rischi.

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Proprio per questa ragione, una risposta efficace consente di agire anche sulla brand protection, gestendo tutti gli aspetti legali e di immagine riferiti al marchio.

Crisis management

Quando un rischio si verifica convertendosi in un evento concreto che arreca danni all’azienda, si passa all’ambito del crisis management.

ReputationUP è specializzata nella gestione di crisi per privati e aziende, con un team di esperti dedicato per ogni singolo caso.

Recentemente ha acquisito la certificazione ISO 9001, che attesta il sistema di gestione della qualità dell’azienda.

Come si è detto, il vantaggio della risk intelligence è il suo carattere predittivo, fondamentale anche nelle prime fasi del crisis management.

Se le valutazioni fatte durante le previsioni di risk intelligence sono corrette, sarà più semplice gestire i rischi verificati.

Le aziende possono utilizzare la risk intelligence per identificare i rischi più critici, le loro potenziali conseguenze e la loro probabilità di accadimento.

Alcune aziende utilizzano la risk intelligence come parte del loro processo di due diligence quando stanno valutando di investire in un’altra società o stipulare un accordo.

L’intelligence sui rischi può anche essere utilizzata come parte del processo decisionale durante lo sviluppo di nuovi prodotti o servizi.

Componenti della risk intelligence

La risk intelligence può essere suddivisa in varie componenti, ognuna delle quali è imprescindibile:

  • Consapevolezza del rischio;
  • Comprensione del rischio;
  • Valutazione del rischio;
  • Proiezione del rischio;
  • Stima del rischio;
  • Risposta al rischio.

Così come avviene per il funnel reputazionale che compone la brand reputation, tali componenti devono essere considerate nel loro insieme: se anche solo una di queste è debole, l’intera catena ne risentirà.

Risk awareness

Per consapevolezza del rischio si intende la capacità di riconoscere tutta la gamma di rischi che potrebbero avere un impatto sulla tua attività.

La domanda che devi porti è: la mia azienda ha preso in considerazione tutti i possibili rischi esistenti?

Le aziende, infatti, non devono concentrarsi solo sui rischi a più alta previsione.

In questo senso, l’88% degli intervistati da Crisp Thinking, afferma che ciò che si dice online è essenziale per identificare e mitigare i rischi prima che si trasformino in una crisi.

Questo dimostra l’importanza di includere i nuovi mezzi di comunicazione all’interno dell’analisi delle fonti.

ReputationUP ha brevettato un software che permette di monitorare Surface Web, Dark e Deep Web.

Il RepUP Monitoring Tool combina Big Data e Artificial Intelligence per analizzare cosa dice la Rete del tuo brand aziendale o personale.

Risk understanding

Una volta identificati, i rischi devono essere compresi in maniera dettagliata.

Questo punto si fonda principalmente sull’esperienza diretta e la conoscenza pratica dei dati di rischio e delle corrispondenti strategie di mitigazione.

Risk evaluation

I rischi riconosciuti come tali devono essere valutati.

Ogni rischio avrà un impatto calcolabile sull’azienda in generale o solo su alcune delle sue funzioni o reparti.

La valutazione del rischio si fonda soprattutto sull’analisi della sua gravità, ovvero in che modo influiranno sulle operazioni.

Risk projection

Qui si entra nel vivo dell’aspetto predittivo della risk intelligence.

Nella fase di proiezione del rischio, infatti, si cerca di prevedere quale sarà lo sviluppo che avrà una data minaccia.

Per avere una previsione del rischio realistica, non bisogna tendere ad un irrealistico ottimismo, perché questo lascerebbe l’azienda scoperta in caso di sviluppi peggiori.

Di fatto si tratta della fase che più spesso viene assegnata a competenze esterne per una maggiore obiettività.

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Risk assessment

La stima del rischio è il momento in cui si determina l’impatto specifico sull’azienda del rischio dato.

La differenza con la fase di valutazione del rischio è che in questa di stima non si tiene in considerazione il parametro della gravità.

In poche parole, consiste nel determinare quali persone e beni aziendali sono toccati dal rischio.

Risk response

Come risposta al rischio non si considera soltanto quella che avviene dopo che la minaccia si è realizzata.

Una giusta risposta al rischio, infatti, inizia prima, con un’organizzazione che include pianificazione, esercitazione e l’educazione dei dipendenti.

In questo modo, l’azienda fornisce e si dota degli strumenti necessari per rispondere in modo efficace al rischio.

Un aspetto fondamentale di questo punto è la comunicazione tra i reparti, interni ed esterni, dell’organizzazione.

Come si misura la risk intelligence?

Nel contesto della risk intelligence, il rischio può essere definito come un possibile risultato che rappresenta un pericolo per un individuo o un’organizzazione.

Secondo la definizione della Treccani, il rischio è la:

“Situazione in cui un soggetto compie una scelta che può comportare esiti diversi; dunque il rischio è legato alla possibilità che si verifichi o meno l’evento più favorevole per il soggetto.”

La misurazione del rischio, quindi, è determinata dall’impatto del risultato e dalla probabilità che questo si verifichi.

Utilizzando questo approccio, le organizzazioni calcolano una stima per ciascun rischio in modo da poter dare priorità ai propri sforzi di mitigazione.

Così si determina il costo totale del rischio (TCOR), descritto da Milliman come:

“La somma di tutti gli aspetti delle operazioni di un’organizzazione che si riferiscono al rischio, comprese le perdite trattenute (non assicurate) e le relative spese di adeguamento delle perdite, i costi di controllo del rischio, i costi di trasferimento e i costi amministrativi.”

Il TCOR comprende una grande varietà di elementi, ma si possono identificare tre macroaree:

  • Costi variabili, che sono soggetti a modifiche;
  • Costi fissi, che non sono direttamente influenzati dalla realizzazione del rischio;
  • Costi amministrativi e di controllo del rischio, che dipendono non solo dal rischio in questione ma anche dai sistemi di gestione di ogni azienda.

Nell’analisi del rischio reputazionale, i costi variabili sono i più controllabili e compongono circa il 65-80% del TCOR.

Come si misura la risk intelligence ReputationUP

Cos’è la risk intelligence map?

La risk intelligence map funziona come una guida che serve al personale di un’azienda per ampliare la prospettiva sui rischi e migliorare l’abilità di risposta a questi rischi.

La mappa di risk intelligence è una rappresentazione visiva delle relazioni tra tutti i rischi e le minacce in un’organizzazione.

Funge da metodo per identificare e comprendere i rischi presenti in un’organizzazione.

È possibile creare una mappa di risk intelligence inserendo tutti i diversi rischi e minacce presenti in un’organizzazione e raggruppandoli in base ai loro punti in comune.

Queste somiglianze possono includere il modo in cui i rischi sono originati, quale settore andranno a colpire o quali effetti produrranno.

La mappa può essere redatta attraverso una sessione di brainstorming con il tuo team o rivedendo gli incidenti passati per vedere che tipo di schemi emergono.

Di seguito, ecco un esempio di una risk intelligence map.

Cos’è la risk intelligence map ReputationUP

È possibile creare più mappe di intelligence risk per l’organizzazione.

Ciò consente al tuo team di vedere come diversi rischi e minacce influenzano diverse aree dell’organizzazione.

Una mappa potrebbe mostrare in che modo gli attacchi ai sistemi influiscono su diverse parti dell’azienda, come il marketing o le risorse umane.

Mentre un’altra mappa potrebbe mostrare in che modo gli attacchi informatici incidono su ogni dipartimento o divisione dell’azienda.

Perché la risk intelligence è importante?

La risk intelligence è un fattore chiave per ridurre il rischio di potenziali danni a un’organizzazione o a un individuo.

È anche un aspetto critico per un processo decisionale efficace e per la risoluzione dei problemi.

La sua applicabilità si estende anche all’intelligence finanziaria.

L’obiettivo principale per i gestori del rischio è identificare e valutare i rischi per mitigarli prima che causino danni.

Il preavviso di una possibile minaccia è il primo passo per ridurre il rischio.

Considerando che i fattori di rischio sono drasticamente aumentati con l’ampliarsi dei mezzi digitali, le aziende si trovano sempre più esposte.

Il fattore predittivo della risk intelligence è un potente strumento di prevenzione a disposizione di un imprenditore.

Perché le aziende hanno bisogno della risk intelligence

L’obiettivo della risk intelligence è fornire una visione a 360 gradi del rischio, in modo che le aziende possano mitigare i rischi e rimanere competitive.

Secondo il Global Risk Survey Report di PWC, il 65% dei dirigenti aziendali vuole incrementare la spesa dedicata alle tecnologie di risk intelligence.

Come funziona il sistema di risk intelligence ReputationUP

Di questi, il 75% vuole aumentare la spesa per l’analisi dei dati e l’automazione dei processi.

Il 72%, invece, investirà in tecnologia per il monitoraggio e l’identificazione dei rischi.

Questo prevede una combinazione di metodi qualitativi e quantitativi.

Esistono tipicamente tre tipi di metodi qualitativi utilizzati nel mondo degli affari:

  • Opinione;
  • Esperienza;
  • Intuizione.

L’approccio quantitativo, invece, è stato tradizionalmente radicato nella statistica e nell’analisi dei dati.

Questo è stato utile perché fornisce informazioni quantificabili sull’efficacia del rischio.

Tuttavia, si tratta di un approccio limitato perché fornisce solo una parte dell’immagine, motivo per cui i due devono essere combinati.

Chi è responsabile di identificare i rischi?

La responsabilità di identificare i rischi ricade sul dipartimento di risk intelligence.

Questi dipartimenti sono responsabili della costruzione di una comprensione completa dei rischi che esistono in un’organizzazione.

L’obiettivo principale della risk intelligence è garantire che le persone e le aziende siano al sicuro dai danni.

O, per lo meno, che i danni rientrino all’interno di determinati parametri che risultino gestibili.

Con il crescente numero di processi di gestione del rischio, un aspetto sempre più importante è trovare un modo per comunicare le informazioni sui rischi in modo appropriato.

La comunicazione del rischio è uno sforzo da parte di vari stakeholder di un’organizzazione, come dipendenti, investitori e manager.

Il fine è quello di comprendere la natura e l’entità di un rischio e come potrebbe influenzare la loro vita.

È inoltre essenziale che queste parti interessate divulghino o discutano pubblicamente i rischi sconosciuti o non identificati senza timore.

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Chi è responsabile del monitoraggio dei rischi?

Il monitoraggio del rischio è il processo di comprensione dei rischi associati a un’organizzazione.

Così come per il monitoraggio della reputazione online, si tratta di un momento di fondamentale importanza, che aiuta le organizzazioni a identificare, valutare e mitigare i rischi.

La responsabilità del monitoraggio dei rischi ricade su tre parti:

  • Interno: il team di gestione dell’azienda è responsabile del monitoraggio dei rischi all’interno dell’azienda;
  • Esterno: le agenzie di informazioni sui rischi sono responsabili dell’identificazione, della valutazione e della mitigazione dei rischi esterni che possono interessare un’azienda o un’organizzazione;
  • Terze parti: gli appaltatori o fornitori sono responsabili dell’identificazione, valutazione e mitigazione dei rischi di terze parti che possono interessare un’azienda o un’organizzazione.

Ognuna delle tre opzioni è valida per l’azienda, purché si tratti di un monitoraggio costante.

Cosa fa un analista di risk intelligence?

Gli analisti di risk intelligence sono responsabili dell’identificazione e della valutazione dei rischi associati a una determinata situazione.

In genere vengono assunti da organizzazioni che hanno un alto rischio di essere prese di mira da truffatori, criminali informatici o altri attori malintenzionati.

Gli analisti di risk intelligence hanno tipicamente un master in economia, informatica, matematica, finanza o una disciplina equivalente.

La responsabilità principale di un analista di risk intelligence è identificare potenziali minacce e valutare i rischi a cui l’azienda potrebbe trovarsi di fronte.

L’analista di risk intelligence utilizzerà i dati per identificare dove un’azienda è vulnerabile e quale tipo di minaccia presenta il rischio maggiore.

Conclusioni

Le aziende devono tutelarsi dagli eventuali rischi e sfruttarli a proprio vantaggio.

A questo scopo, la risk intelligence permette di agire in maniera preventiva e limitare le perdite a favore dei benefici.

Di seguito trovi le conclusioni che puoi trarre da questo articolo nel quale ti abbiamo spiegato tutto quello che c’è da sapere sulla risk intelligence:

  • La risk intelligence può essere definita come un approccio sistematico per l’identificazione, la valutazione e la gestione del rischio per un’organizzazione;
  • L’88% delle organizzazioni intervistate utilizza attualmente autovalutazioni qualitative per eseguire analisi dei rischi;
  • La grande differenza tra risk intelligence e risk management è che la risk intelligence ha un’attitudine predittiva;
  • Il 53% delle aziende utilizza uno strutturato piano di risk management invece di un piano proattivo di risk intelligence;
  • Nell’analisi del rischio reputazionale, i costi variabili sono i più controllabili e compongono circa tra il 65-80% del TCOR;
  • Nel contesto della risk intelligence, il rischio può essere definito come un possibile risultato che rappresenta un pericolo per un individuo o un’organizzazione;
  • La mappa di risk intelligence è una rappresentazione visiva delle relazioni tra tutti i rischi e le minacce in un’organizzazione;
  • Il 65% dei dirigenti aziendali vuole incrementare la spesa dedicata alle tecnologie di risk intelligence.

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FAQ

Come si sviluppa la risk intelligence?

I momenti della risk intelligence sono sostanzialmente tre: identificare i rischi; stabilire un quadro e un processo di valutazione e gestione; valutare l’impatto dei rischi sull’organizzazione.

Quali sono i 3 tipi di controllo del rischio?

Le tipologie di controllo del rischio sono quella investigativa, preventiva e correttiva.

Quali sono le diverse tipologie di rischio?

Ci sono molti tipi di rischio, ma si possono raggruppare in: rischio strategico (es. concorrenza); rischio di conformità o normativo (introduzione di leggi nuove); rischio finanziario (es. aumento di un tasso di interesse); rischio operativo (es. malfunzionamento dei sistemi).

Quali sono i 4 obiettivi della risk assessment?

I principali obiettivi della risk assessment sono creare consapevolezza dei rischi; identificare l’oggetto del rischio; determinare la necessità di un programma specifico per il rischio in questione; determinare l’adeguatezza delle misure esistenti.

Qual è la differenza tra risk intelligence, risk assessment e risk management?

In poche parole, la risk assessment consiste nella stima che deriva dall’analisi; la risk intelligence comprende l’analisi e qualunque fase precedente; la risk management consiste nella messa in azione del piano di gestione del rischio.

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