Come costruire un profilo efficace, curato e d’appeal, capace di mostrare al mondo la tua passione e catturare l’interesse del pubblico
Come posso gestire e migliorare la mia reputazione online?
Il 60% degli utenti afferma di non fidarsi di persone o imprese che ricevono commenti o recensioni negative
Ogni profilo Instagram ha dietro una storia. Emozioni vissute, avventure passate, momenti speciali con persone speciali.
E in molti casi, passione per creare un mix perfetto nel rapporto tra web reputation e social.
Questa sarà la parola chiave dell’articolo; e non stiamo parlando di keywords per migliorare la SEO, ma del termine più importante su cui ruota l’intero processo di costruzione e manutenzione del proprio avatar virtuale.
Con la passione, si potranno ottenere grandi risultati.
Indice
L’arte dietro il personale profilo Instagram: in cosa si traduce?
La società Facebook Inc è proprietaria dei due principali social network del momento, ossia il suo omonimo e poi Instagram. E le differenze sono enormi.
Non andremo qui a parlare di struttura, tecnicismi, contenuti o altro. Il focus è invece sulla visione generale dei profili.
Facebook è il genitore, l’autorità: il profilo deve essere serio, professionale, con informazioni riguardo lavoro, famiglia e relazioni varie. Si condividono i propri traguardi, si esprimono preferenze e si pubblicano pensieri. Apparire sì come persone, ma in realtà non troppo; non è più lo scopo di questo social.
E poi Instagram come il giovane adolescente, la spensieratezza: non contano gli amici, i cugini e gli zii; non importa della fidanzata, moglie o vita da single. E tantomeno il lavoro, la carriera e mille altre tue informazioni.
L’unico punto che conta è ciò che piace, ciò che appassiona. Ciò che per la persona è arte.
Questo non significa che tutto ciò che è citato prima sia inutile oppure da evitare, ma semplicemente che non è richiesto, al contrario della politica della piattaforma Facebook.
Partendo da questo, possiamo costruire un percorso per capire come poter sviluppare la propria passione sul social colorato, dove il fulcro di tutto è la fotografia.
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1. Personalità – Decidi chi sei
Chi è la persona che vive oltre quel profilo? Conoscere se stessi è la chiave di partenza per la costruzione di un profilo di successo, perchè da questo si potrò decidere quale aspetto della propria persona mostrare al pubblico.
Non c’è nulla di falso o sbagliato nel rivelare un determinato “se stesso”; chiunque al mondo ha numerose idee, opinioni, interessi e argomenti, qualità e difetti.
Ma per un forte profilo Instagram sarà necessario avere il prediletto su cui focalizzarsi e incanalare il lavoro.
Questo starà tutto nelle mani dell’utente: esperto del mondo tech, appassionato di vini, esploratore del mondo, gusto per la moda…
Le possibilità non hanno fine e non ne esiste una giusta o sbagliata: se il lavoro verrà fatto bene, il proprio pubblico target non mancherà ad arrivare, che sia di nicchia o meno.
Se sei incerto, hai più idee nella testa oppure troppo poche, non avere fretta di agire:
- ritardare la costruzione del profilo di qualche tempo non impatterà sul lungo periodo. È anzi meglio posticipare di due settimane che non iniziare per poi cambiare direzione (seppur possibile);
- provare a guardare altri profili/pagine Instagram dei differenti possibili topics, spaziando anche su ricerche in altri social media e in generale sul web per capire come questo argomento viene al momento trattato, quanto è di tendenza, in quanti ne parlano e chi sono i nomi più celebri del campo.
2. Verticalità – Mantieni chi sei
Una volta chiaro il volto dietro i tanti pixel, sarà fondamentale mantenerlo. Il bello della vita è avere più di una passione e interesse, ma come detto, Instagram non premia repentini cambi di percorso.
Per essere più chiari, non è la piattaforma in sè, quanto gli utenti. Perchè se A decide di diventare follower di B per i suoi video si danza classica, non vorrà poi vederlo recensire il nuovo Samsung S10, nonostante sia un tema interessante per molti. Ma non per A e per la maggior parte degli altri followers.
E questo fa perdere di solidità la propria persona, modellata su una forte e decisa passione.
Lo stesso vale poi sullo stile con cui si applicano i contenuti. I grandi profili di successo sono tali perchè il pubblico d’interesse è attratto non solo dal cosa, ma anche dal come e dalla sua costanza.
Questo esattamente come nella vita offline: ognuno ha un proprio modo d’essere e di interagire con la gente (persone strette a parte), opinioni e pensieri, che piace ad alcuni e meno ad altri.
Ciò che invece non piace mai è se quella persona dovesse mutare chi è in base alla convenienza, soggetti coinvolti o semplice carattere lunatico.
E online, questo è agli occhi di tutti. Avere perciò il polso fermo su come ci si vende al grande pubblico e non cambiare; perchè tutti quei followers sono lì per il Tu originale.
Nel pratico:
- lo stile delle fotografie/video deve seguire uno certo schema, che può essere più o meno generale, di modo da far percepire un certo tipo di arte a chi piace e provvedere a mantenerla, senza deludere le aspettative; tirare quindi fuori lo Steve McCurry dentro di sè;
- mantenere lo stile di scrittura e atteggiamento verso il popolo di Instagram, in discussioni, commenti e descrizioni post;
- Stories: sebbene queste siano più dinamiche e informali dei post, non vuol dire che sia concesso deviare da ciò che si è. L’informalità va bene, ma sempre secondo le proprie regole.
TIP – È possibile cambiare direzione dopo diverso tempo, tanti contenuti e followers? Sì, ma si tratterà di un percorso non breve e semplice, con diversi step da affrontare che affronteremo in un futuro articolo. –
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3. Omogeneità
Quando si entra nel profilo e si visualizzano i post nel loro complesso, la sensazione trasmessa dovrebbe essere di omogeneità.
Se sia la Personalità che la Verticalità sono state rispettate, il lavoro è sulla buona strada. Ecco come muoversi:
- il risultato deve essere un flusso spontaneo di contenuti, qualunque essi siano, dove tutto appare nel posto giusto e gli elementi si rafforzano gli uni con gli altri. Si tratta di guardare il tutto in maniera distaccata e imparziale, quasi come un pezzo d’arte, e valutare come questo appare ad occhi estranei;
- pensare quando si pubblica e capire come il nuovo post andrà a impattare sul complesso generale: come sono i colori degli altri post vicini? Di che cosa trattano? Si può creare un pattern piacevole e stimolante? Oppure si rischia di spezzare lo sguardo dell’utente?
4. Il profilo non è la propria camera
Tenerlo sempre a mente prima di premere il bottone Pubblica su Instagram. Una volta scelta la strada del profilo dedicato a una passione, questo si trasformerà in un lavoro, lasciando indietro l’aspetto del “diario personale”.
Il maggior numero dei profili è infatti formato da chi apprezza avere un luogo dove poter creare, condividere e ricordare alcuni momenti della propria vita, nelle più differenti occasioni. Questo stile sarà da dimenticare.
- Tutti vedono ciò che viene pubblicato e di conseguenza gli utenti si creeranno una certa idea di ciò che vedono. Non si potrà costruire nulla di solido se ti proponi come vegan e nelle storie appari al McDonald’s con gli amici. Precisiamo: non è questione di morale da parte nostra, ma del pubblico di Instagram e della sua reazione e pensiero;
- in generale ciò che viene vissuto quotidianamente non è argomento del social. Uscite con gli amici, la sigaretta sul balcone, il sole in spiaggia, un bagno caldo nella vasca: è tutto da dimenticare, perchè interferisce con la passione che si sta andando a costruire, spezza l’omogeneità e va contro la verticalità. E infine, a nessuno interessa;
N.B. – questo secondo punto ha un’eccezione: celebrità e personaggi in generale già noti che non vendono una passione, ma condividono la loro vita, seguita dai followers interessati a loro come persona e non come argomento proposto. –
- meglio ridurre il numero di post/stories pubblicati che non riempire gli spazi con contenuti controproducenti, pronti a far perdere seguaci e credibilità.
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5. Vendi te stesso o i tuoi contenuti?
Il punto 4 può anche non essere al 100% vero e dipende dalla propria strategia.
Bisogna definire quale vorrà essere lo scopo generale del profilo:
- valorizzare esclusivamente i contenuti –> la persona passa in secondo piano, senza che questo sia negativo. Al contrario, ogni sforzo è dedicato alla passione, senza che il soggetto la vada a “disturbare”. Il punto 4 qui è sacro: nulla che tratti della propria vita, parenti, amici, pranzi di Natale e quant’altro. Ciò che è permesso trattare sono contenuti che devono sempre avere un chiaro riferimento al topic trattato, senza mai spostare l’interesse sul creatore;
- valorizzare i contenuti e anche la persona –> si ha ora un mix tra le due parti, dove però il protagonista dovrà sempre essere la famosa passione. Vanno quindi bene spunti più personali, tenendo però sempre a mente tutti i consigli del punto 4;
- valorizzare la persona tramite i contenuti –> suona quasi come specchietto per le allodole, ma non c’è nulla di sbagliato, è una pura attività di marketing. La punta è ora l’utente stesso, che dovrà farsi conoscere, parlare di sé e interagire fortemente, andando a creare un’immagine quanto più chiara possibile di sé. Senza però dimenticare che il pubblico si guadagna con contenuti di valore.
6. Gioca onestamente
Il tempo dei trucchetti sta perdendo sempre più di potenziale. Come per Google è finito il tempo in cui spammare il link del proprio sito sul web garantiva rank totale, lo stesso è su Instagram.
Affidarsi ad applicazioni, programmi o persino agenzie specializzati nella creazione di like e followers non organici è tutto tranne che di valore. Il risultato non porterà infatti a nulla di positivo: sebbene i numeri siano alti, le interazioni non sono reali e soprattutto non si ha un pubblico reale, perchè non c’è alcun pubblico!
E questo impatta negativamente:
- sul social stesso, che reputa male i bot/profili spam, correndo il rischio di perdere valore o essere penalizzati
- su un possibile pubblico vero, posto davanti a un bizzarro panorama di numeri alti senza un reale interesse in alcun post
Evitare quindi di trasformare il proprio prezioso profilo in un cimitero affollato di tombe.
Ciò che invece premia sono valore, perseveranza e strategia.
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7. L’effetto Wow
Un inesauribile flusso di immagini che andrà avanti fino a quando ci sarà Internet nell’aria e un caricatore nelle vicinanze. La competizione si fa sempre più alta e davanti all’elevato numero di contenuti pubblicati ogni giorno, bisogna trovare una strada per farsi notare tra i molti.
È l’effetto Wow.
Il momento in cui, nella corsa frenetica dell’indice sul feed del social, guidato da curiosità, noia e una dose di dipendenza, tutto si ferma. L’occhio ha percepito qualcosa; un colore, un particolare, un sussulto. Ha percepito qualcosa di Wow, di diverso da tutto il resto e che è riuscito a farsi notare.
Valido più per la fascia dei teenagers, L’effetto Wow è tuttavia l’arma efficace per riuscire a farsi spazio dal polverone di Instagram.
Purtroppo non esistono regole, sta tutto nell’utente riuscire a proporre originalità ed essere capace di trasmetterla in maniera diretta, come un fulmine a ciel sereno.
E il proprio profilo sarà ora pronto a girare il mondo.
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