Ricerche No-Click: come prepararsi al meglio

Come le ricerche zero-click stanno cambiando il volto di Internet e che cosa fare per entrare nei giochi prima che sia troppo tardi

Il web รจ un luogo in continua evoluzione, senza confini, leggi eterne e, spesso, tante certezze.

La sicurezza della totale ottimizzazione delle pagine per un formato desktop, rimpiazzato ormai dall’esperienza mobile. Proponiamo subito una statistica riguardante l’impatto che i colori hanno sulle scelte di acquisto.

La certezza dell’importanza del proprio sito web, ora sempre piรน tendente a lasciare il posto alle pagine social.

E ora il valore stesso dell’accedere, di cliccare su un link e vedere che cosa si cela oltre, dimenticato in favore di una piรน rapida no-click experience. O forse no.

Se per i primi due esempi si tratta di veritร , su quest’ultimo punto la situazione non รจ ancora a tali livelli. Sebbene il trend del no-click sia crescente nel tempo, oggi la maggior parte del valore risiede ancora nella “datata” istituzione del link, dove l’utente in cerca di una risposta sceglie di cliccare.

Il futuro potrebbe perรฒ riservare grossi cambiamenti. E chiunque con un business online dovrร  tenersi aggiornato per non perdere il treno delle opportunitร  e diventare demodรฉ.

Come Google costruisce la ricerca no-click nella SERP…

Si definiscono no-click quelle ricerche dove l’utente si ritiene soddisfatto dal risultato della query senza dover effettivamente cliccare su un link.

Nella maggior parte dei casi รจ il motore di ricerca stesso che soddisfa la richiesta. E Google รจ di certo in prima posizione in questa gara.

Per chiarire meglio le idee, provando a scrivere “Data Brexit” ecco quello che comparirร  in prima posizione:

Ecco tutto. Fatta la domanda, trovata la risposta. Tutto il resto diventa superfluo. E nel caso in cui si cercasse qualche dettaglio in piรน, accanto vi รจ la sezione no-click di Wikipedia che fornisce diverse informazioni a seconda della query.

E volendo approfondire di piรน la questione, basterร  scrollare la pagina per proseguire con i risultati zero-click. O meglio, un click ci sarร , ma di certo non per accedere a un vero sito web.

Google calcola la media delle ricerche collegate alle parole chiave appena digitate e ripropone agli utenti contenuti correlati. Cosรฌ, se interessati a immergervi nel tema Brexit, tutto sarร  a portata di mano.

E se stessi pensando di non sentirti abbastanza arricchito dalla risposta, ecco che cosa accade appena dopo aver visualizzato uno dei risultati:

Sei punti. Eppure un attimo prima le opzioni disponibili erano sono quattro. Visto l’interesse mostrato nel cliccare, Google si prende la libertร  di incanalare l’utente in un funnel informativo a domande e risposte brevi.

Il netto opposto di un qualsiasi link organico ricco di parole, lunghe frasi, discorsi e tante informazioni anche superflue.

Esatto, come questo articolo.

E il trucco รจ senza fine, perchรจ continuando ad aprire un risultato, Google ne aggiungerร  sempre altri due alla sua coda. Cosรฌ l’impavido navigatore non avrร  la necessitร  di spostarsi su altre pagine per cercare ciรฒ che vuole. Sarร  tutto a portata di un no-click.

..e come Google Maps รจ il braccio destro del gioco

Nonostante la SERP sia il principale terreno per la guerra della SEO, con le no-click queries la competizione si sposta su Google Maps. Questo perchรจ alle 8 di sera, fuori di casa in preda alla fame e senza una meta, la prima cosa รจ mettere le mani sull’app di Big G dal proprio smartphone e scrivere nulla piรน di “pizzeria”.

Non serviranno descrizioni, dettagli o altri termini. Google conosce la tua posizione, le tue ricerche passate, i luoghi in cui sei giร  stato e magari anche quelli che potrebbero piacerti.

Il risultato sarร  una completa mappatura delle pizzerie in un piรน o meno breve raggio. E con ogni informazione necessaria:

Nome, locazione e distanza, media recensioni, media dei prezzi e tipologia di locale. E si puรฒ sperimentare lo stesso con negozi, attivitร , palestre, viaggi e molto altro.

Google sta parlando a quella persona, lo sta invitando a partecipare, dicendo:

รจ tutto pronto, manchi solo tu

Capire il fenomeno: la mente dell’utente

Le ragioni della diffusione di questo fenomeno sono diverse. Ma la prima รจ senz’altro che Google sta facendo dannatamente bene il suo lavoro, altrimenti i dati mostrerebbero il contrario.

Il motore di ricerca รจ stato infatti capace di creare una strada che imbriglia i 3 elementi che gli utenti cercano quando digitano qualcosa:

  • rapiditร 
  • precisione
  • rapiditร 

E sรฌ, la rapiditร  deve essere doppia e Google lo sa bene. Con questa parola non si intendono i millisecondi calcolati per avere indietro il risultato (dipendente dalla velocitร  della connessione). Si intende invece il tempo tra la comparsa dei risultati e la chiusura della pagina.

Minore sarร  quel tempo, maggiore sarร  il successo di Google, perchรจ sarร  stato capace di rispondere a ogni dubbio in un lasso di tempo breve.

E come si puรฒ vedere, i numeri non mentono. Da inizio 2016 all’autunno del 2018 si รจ passati dal 55,6% di ricerche no-click su dispositivi mobile a un 62,5%. Si รจ perciรฒ davanti a un trend in costante crescita.

E la seconda ragione sta nella mente dei navigatori di Internet in tutto il globo. In un mondo sempre piรน veloce e iperconnesso, non c’รจ tempo per il superfluo.

Ciรฒ che conta รจ arrivare dritto al punto e nel minor tempo possibile, con il minor impegno richiesto e il piรน basso sforzo di energie.

La ricerca no-click รจ quindi un destino inevitabile.

Ma come fare allora per mantenere vivo il proprio nome, continuare a farsi conoscere e scoprire e non passare in secondo piano?

Come fare per sopravvivere all’avvento del no-click

A. La SEO รจ ancora viva

Le regole SEO e l’obiettivo del posizionamento in prima pagina non sono di certo tramontati. Come si puรฒ vedere nella terza immagine dell’articolo (risultati successivi alla query “Data Brexit”), c’รจ il link di un articolo della BBC appena sotto la prima domanda.

Questo perchรจ la reputation del sito รจ molto alta e il suo articolo riguardo l’argomento รจ autorevole. E Google lo sa bene, ponendolo perciรฒ come primo link disponibile per tutti gli utenti che volessero approfondire.

Perciรฒ continuare a lavorare sull’aspetto SEO per far crescere la reputazione del sito.

B. Crea una SERP-friendly

Se il gioco si sta spostando sempre piรน sulla pagina dei risultati, vuol dire che chiunque con un’attivitร  online dovrร  fare lo stesso. Modellare perciรฒ lo spazio del proprio risultato nella SERP al meglio:

  • la qualitร  รจ l’obiettivo. Gli utenti riconoscono i contenuti di qualitร , perciรฒ bisogna creare un’intro capace di trasmettere quel valore;
  • sfruttare Google My Business per inserire (se presenti) tipologia di business, recensioni, prezzi, foto e servizi. Specialmente per le attivitร  offline, non conta quante persone entrano nel sito, ma quante poi comprano il prodotto/servizio;
  • mantenere Title e Snippet al di sotto dei caratteri massimi, di modo da mostrare tutto il contenuto nella SERP. E crearli per i lettori, non per i motori di ricerca: piรน qualitร , meno keywords;
  • fornire tutte le risposte possibili nello spazio a disposizione che sono poi approfondite (e di valore!) nella pagina.

C. Sfruttare appositi tools

Avvalersi di strumenti adatti permette di capire quali sono le intenzioni di ricerca degli utenti su determinate parole chiave.

Esistono infatti 3 tipologie di queries.

  1. Ricerche di transazione –>la persona รจ interessata-intenzionata a procedere con un acquisto (es. “spedizione air max bianche”).
  2. Ricerche informative –> l’intenzione รจ quella di informarsi di piรน, non necessariamente per comprare.
  3. Ricerche di navigazione –> l’obiettivo รจ giร  definito e l’utente naviga direttamente dove vuole andare.

Sapendo la percentuale di queste ricerche รจ possibile modellare un’apposita strategia. Alcuni esempi di ottimi strumenti sono STAT e Google Search Console.

D. Usa i social network

Almeno per il momento, sui social media la struttura รจ chiaramente diversa. Non si ha il concetto di SERP, click e link: se una persona รจ colpita da un certo contenuto, รจ probabile che andrร  sulla pagina di chi l’ha pubblicato e, magari, comincerร  a seguirlo.

Avere perciรฒ dalla propria i social รจ un’arma potente. I contenuti che nelle ricerche no-click restano nascosti dietro i link possono qui essere proposti in forma di immagini, video, animazioni o testi.

E il tutto accompagnato dai corretti link. Perchรจ una ricerca no-click รจ tale se parte dalla pagina del motore di ricerca, non da Facebook o Instagram. Se un utente vede un prodotto/servizio interessante, sarร  intenzionato a saperne di piรน nello specifico e accedere direttamente al sito dedicato, senza passare dai contenuti rapidi di Google.

L’importante รจ restare sempre al passo coi tempi prima che sia troppo tardi.

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