I risultati delle elezioni italiane hanno visto il centrodestra unito essere la forza indiscussa in tutto il Paese.
All’interno della coalizione, il partito di Giorgia Meloni guadagna la maggioranza delle preferenze, raccogliendo molti dei voti che nel 2018 erano andati ai suoi compagni di lista.
In seguito ai risultati ottenuti e con la prospettiva che potrebbe trattarsi della prima Presidentessa del Consiglio italiana, la stampa e il web tengono i riflettori puntati sulla leader di Fratelli d’Italia.
ReputationUP ha analizzato la reputazione online di Giorgia Meloni dopo le elezioni.
Le date selezionate per lo studio sono quelle comprese tra il 25 e il 30 settembre.
Indice
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Chi è Giorgia Meloni?
La pagina personale di Giorgia Meloni riporta tutta la sua traiettoria politica.
Giornalista professionista e politica, nasce a Roma nel gennaio 1977 e si dedica alla politica da quando ha 15 anni.
Il suo percorso inizia tra le file di Alleanza Nazionale, partito con il quale entra in Parlamento nel 2006 e che rappresenta come Vicepresidente della Camera dei Deputati fino al 2008.
Nelle elezioni di quell’anno si presenta nella lista del Popolo delle Libertà e fino al novembre 2011 ricopre l’incarico di Ministro della Gioventù.
Questo le fa guadagnare il primato di ministro più giovane della storia della Repubblica e costituisce un gran salto in avanti per la sua reputazione personale.
Nel dicembre 2012 fonda insieme a Guido Crosetto e Ignazio La Russa, “Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale”.
Come riportato nel sito della Camera dei Deputati, nel 2018 viene riconfermata la sua elezione con Fratelli d’Italia.
Per le elezioni politiche di settembre presenta un programma elettorale in 15 punti che le consente di essere il primo partito eletto.
I risultati delle elezioni
Già nelle prime ore successive alla chiusura dei seggi, i risultati decretevano la coalizione di destra come la vincitrice delle ellezioni.
I dati, che si sono andati confermando nel corso della mattinata del 26 settembre, consolidano i numeri.
Come riportato dalla pagina del Ministero dell’Interno dedicata alle elezioni, il partito di Giorgia Meloni raccoglie 7.302.517 voti alla Camera e 7.167.136 al Senato.
Con il 26% delle preferenze, Fratelli d’Italia si afferma come primo partito della coalizione di centrodestra e a livello nazionale.
Tale risultato potrebbe consacrarla come la prima Presidentessa del Consiglio, facendola entrare nel gruppo dei leaders G7.
Il primo partito della coalizione di sinistra, il Partito Democratico, si ferma a 5.356.180 voti (alla Camera), con una percentuale del 19%.
Segue il Movimento 5 stelle, con il 15% delle preferenze.
Sul suo profilo Twitter, Giorgia Meloni celebra la vittoria promettendo impegno a non tradire la fiducia mostrata dagli elettori.
La reazione della stampa estera alla vittoria di Giorgia Meloni
Il cambio di Governo con la conseguente svolta a destra, non ha di certo lasciato indifferente la stampa estera.
L’elezione di Giorgia Meloni ha provocato reazioni contrastanti che incidono sulla sua web reputation.
Gran parte dei giornali titola la vittoria dell’estrema destra, rimarcando come si tratti di un cambio netto rispetto agli ultimi anni.
Durissima la reazione della CNN, che annuncia la vittoria di Giorgia Meloni come il risultato più a destra dopo Mussolini.
The Guardian, invece, ribatte con un punto di vista diverso, che avvicina la leader di Fratelli d’Italia più a Trump che a Mussolini.
Si legge così nell’articolo del giornale britannico.
“Meloni è un leader politico astuto e capace di giocare a lungo. […] Ha aspettato il suo momento e ha meticolosamente costruito il suo seguito nel corso degli anni. […]
Ora ha conquistato quel potere, la prima donna a farlo in una società dolorosamente patriarcale. È improbabile che abbia alcun desiderio di sperperare un simile risultato in un remake trash della corruzione fascista con cento anni di ritardo. Il suo obiettivo è far crescere il nocciolo di una nuova politica italiana ed europea.”
L’agenzia stampa Reuters, assimila la figura di Giorgia Meloni a quella di Margaret Thatcher, considerando che si appresta a diventare la prima Presidentessa del Consiglio.
Il discorso ufficiale di Giorgia Meloni
Ascoltando il discorso ufficiale rilasciato da Giorgia Meloni subito dopo i risultati che ne davano la vittoria, emergono alcuni dei temi che hanno caratterizzato la sua campagna elettorale.
Allo stesso modo il tono, che non nascondeva l’emozione ma era anche molto pacato e fermo.
Il momento è stato più che altro l’occasione per rimarcare i colpi bassi degli avversari e un cenno all’astensionismo, ma anche per ringraziare elettori e staff.
La sua immagine digitale, attentamente costruita, dimostra l’importanza dell’Online Reputation Management in una campagna elettorale.
L’obiettivo dichiarato è stato di voler creare un Governo “inattaccabile”, tanto a livello nazionale come internazionale: la gestione della reputazione politica sarà fondamentale.
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Chi ha vinto online
Questa è stata la campagna elettorale più social di sempre, manca solo il lancio nel metaverso.
Tanto i mezzi di comunicazione tradizionali come i social network sono stati sfruttati al massimo della loro potenza da tutti i candidati.
Il più citato dalla stampa è stato l’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte (Movimento 5 stelle), con 15mila articoli a lui dedicati.
La novità è stata l’uso di TikTok, usato per raggiungere la fascia di votanti giovanissimi, che costituiscono la fetta maggiore di utenti.
Qui il primo per numero di like è Matteo Salvini (Lega – Salvini Premier), ben 8,2 milioni.
Silvio Berlusconi, però, con i suoi video virali, è stato il protagonista del social cinese, schivando il rischio reputazionale.
In pochissimo tempo ha raggiunto 672.500 followers e 4.1 milioni di like.
In generale, la piattaforma ha visto un incremento di interesse verso il tema politico.
L’hashtag #elezionipolitiche2022 è arrivato a 37,2 milioni di visualizzazioni, mentre #elezionipolitiche ha raggiunto gli 81 milioni.
Su Twitter, il podio dei politici con più interazioni è composto da Carlo Calenda (Azione), Enrico Letta (PD) e Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia).
Secondo le politiche di questa piattaforma non è possibile sponsorizzare contenuto politico.
Cosa che invece è stata fatta su Instagram e Facebook, dove la spesa più alta è stata affrontata proprio dal partito di Giorgia Meloni.
Per rendere il processo più trasparente, Meta ha creato il Meta Ad Library Report, consultabile per monitorare la spesa in ADS degli utenti.
Stando al report, nel periodo dal 29 agosto al 27 settembre, Fratelli d’Italia ha speso 129,433 euro; seguito da +Europa, di Emma Bonino, con una spesa di 93,966 euro.
Il leader dei social, però, resta Matteo Salvini, che ha il maggior numero di followers: 9.3 milioni.
L’analisi
Per il monitoraggio reputazionale di Giorgia Meloni, l’analisi di ReputationUP si è concentrata sulle date comprese tra il 25 e il 30 settembre.
L’arco temporale si riferisce alla settimana successiva alle elezioni, partendo dal giorno del voto.
I parametri presi in considerazione sono i seguenti:
- Risultati;
- Engagement;
- Sentiment;
- Trend.
Per realizzare il monitoraggio della reputazione, ReputationUP utilizza un software brevettato, il RepUP Monitoring Tool.
Tale strumento analizza in tempo reale tutto ciò che viene detto online, combinando Big Data e Intelligenza Artificiale.
I risultati
L’analisi dei risultati considera tutte le interazioni in un dato periodo di tempo.
Queste interazioni includono menzioni, like o commenti.
In una settimana, Giorgia Meloni ha generato 99.6mila risultati online.
Per l’analisi reputazionale, la giornata del 26 settembre è quella più significativa.
Inoltre, i risultati crescono del +146% rispetto al periodo precedente.
Nel grafico seguente, l’engagement dei risultati è diviso per social network.
I dati più consistenti corrispondono a “Facebook Like“.
Seguono “Commenti” sempre su Facebook e “Twitter Like“.
Il post con la foto del biglietto scritto dalla figlia per complimentarsi con la vittoria arriva a 283mila like e 22mila commenti.
La stessa foto, su Instagram raggiunge quasi i 176mila like e oltre 14mila commenti.
Su Twitter, invece, il post nel quale Giorgia Meloni annuncia la vittoria, raccoglie 85.400 like e oltre 15mila retweet.
Mentre il tweet che riporta un frammento della prima conferenza stampa convocata dopo i risultati conta 203.9mila visualizzazioni e quasi 14mila like.
Sicuramente, con il nuovo ruolo all’interno della politica nazionale, Giorgia Meloni dovrà pensare a come proteggere la propria reputazione online.
Sentiment
Il sentiment calcola la percentuale di sentimento, positiva o negativa, generata dagli utenti sui social network.
Il Centro Studi ReputationUP ha calcolato il sentiment netto generato da Giorgia Meloni su Internet, in linea con la sua reputazione politica.
Si tratta della percentuale netta, misurata su una scala da -100 a 100.
Il risultato è visibile nel grafico seguente.
Giorgia Meloni ha un sentiment positivo del 10,7% e negativo del 33,1%.
Questi dati generano un sentiment netto del 51,2%, il 21,8% in più rispetto al periodo precedente.
I risultati sono chiaramente influenzati dagli scontri tipici della campagna elettorale, soprattutto sui social network.
Trend
Per studiare la reputazione digitale della leader di Fratelli d’Italia, il software brevettato di ReputationUP analizza i trending topic maggiormente legati a Giorgia Meloni.
Tutti sono connessi alla campagna elettorale e ai suoi avversari politici:
- Voto;
- Presidente;
- Sinistra;
- Destra;
- Matteo;
- Letta;
- Politica;
- Elezioni;
- Partito.
Nel caso degli hashtag hanno grande visibilità quelli usati da tutti durante la campagna elettorale, come #ElezioniPolitiche2022.
Spiccano il nome del suo partito, #FDI e quello dei compagni della coalizione, #Berlusconi e #Lega.
Nel frattempo iniziano a venir fuori altri hashtag che puntano i riflettori sui temi caldi sui quali dovrà confrontarsi il Governo.
Emozioni
Il RepUP Monitoring Tool monitora anche le emozioni generate da Giorgia Meloni.
Prima di analizzare i dati c’è da dire che la campagna elettorale, molto breve, è stata condotta con toni molto forti e aggressivi.
Sui 41mila risultati analizzati questi sono i dati:
- Rabbia: 50,5%;
- Paura: 23,3%;
- Tristezza: 15,9%;
- Gioia: 10%.
L’emozione prevalente è senza dubbio la rabbia, non necessariamente indirizzata alla leader di Fratelli d’Italia, ma anche in sua difesa.
Tuttavia, la crescita maggiore rispetto al periodo precedente si registra per la paura: +200%.
Conclusioni
Il Centro Studi di ReputationUP, una delle principali società di gestione della reputazione online, ha analizzato l’immagine online di Giorgia Meloni.
Queste sono le conclusioni che puoi trarre dall’analisi:
- Nella settimana analizzata, Giorgia Meloni ha generato 99.6mila risultati online;
- I dati più consistenti si riferiscono a Facebook, like e commenti;
- Giorgia Meloni ha un sentiment positivo del 10,7% e negativo del 33,1%; il sentiment netto è del 51,2%;
- L’emozione più presente è la rabbia, che occupa il 50,5% dei risultati;
- I topic più rilevanti fanno riferimento ai temi della campagna elettorale e ai suoi rivali politici.
Attraverso il software di monitoraggio, RepUP Monitoring Tool, si possono osservare i dati più importanti sulla reputazione e sul sentiment online.
La presente analisi dimostra che Giorgia Meloni sta acquisendo sempre più importanza online.
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